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Il rituale Magico: differenza tra rito magico e incantesimo

Il rituale Magico

IL RITUALE MAGICO: DIFFERENZA TRA RITO MAGICO E INCANTESIMO

Il rituale è una porta, un passaggio da uno stato all’altro. I rituali sono la magia che tramite il suo aspetto pratico, smuove energia, che a sua volta interagisce sulla coscienza, e di conseguenza, sulla materia.

Vi sono due modi di operare in magia, uno è attraverso gli incantesimi, l’altro è attraverso i riti.

Spesso i due termini siano utilizzati come sinonimi ma, in realtà, indicano due operazioni molto diverse.

Gli incantesimi sono veicoli attraverso i quali raggiungere l’autorealizzazione, sono perciò fatti per migliorare la personale condizione materiale, spirituale o affettiva.

I rituali sono pratiche che ci consentono di entrare in sintonia sia con il nostro microcosmo e con quello di coloro che ci circondano, sia con il macrocosmo. Perciò possiamo agire per conto di altri, entrare in contatto con energie di altre persone e chiedere l’aiuto, nonché ringraziare, gli spiriti del mondo invisibile per il sostegno concesso nell’adempimento della richiesta del mago ritualista.

I riti e gli incantesimi si compongono di tre parti: formula, allestimento dell’altare ed esecuzione. È l’intenzione che cambia e indirizza la scelta verso uno dei due, ciò porterà alla differenziazione nella metodologia dell’esecuzione. In entrambi i casi è possibile fare offerte agli Dei per propiziarci la loro benevolenza o ringraziarli.

I riti si differenziano dagli incantesimi anche per una maggiore complessità di composizione, sia nelle singole fasi, sia negli oggetti rituali richiesti. Inoltre, il loro svolgimento, spesso complesso, può coinvolgere più persone. I riti sono celebrazioni formali, per questo motivo la loro esecuzione è spesso definita e non modificabile. Viceversa, gli incantesimi presentano più elasticità e adattabilità alle diverse necessità del momento. Le richieste, in entrambi i casi possono essere di carattere sia materiale sia spirituale ed è possibile rivolgerle a Divinità, Spiriti, Angeli o anche la semplice Energia secondo la tradizione seguita dall’officiante.

Se l’incantesimo è rivolto all’aiuto di noi stessi l’atto diventa simile a un auto ipnosi, che tramite le parole dette e i gesti fatti, s’innesca nel nostro inconscio, condizionando di conseguenza con il tempo la vita materiale, che si adatterà al comando impartito.

Nei rituali, si chiede l’aiuto del mondo invisibile per aiutare chi si è rivolto verso il mago ritualista, bisogna perciò accedere alla parte energetica del destinatario, per modificarne il volere, lanciando una precisa traccia che aprirà poi una porta nel suo inconscio prima e che poi si materializzerà nell’azione conscia.

La parte pratica del rituale:

 

Ogni mago ritualista ha i suoi rituali decodificati nel tempo. I rituali rimangono perlopiù segreti e tramandati oralmente, da persona a persona. Diffidate dei rituali pubblicati per essere eseguiti dai non addenti ai lavori: la magia non s’improvvisa. Essere un ritualista comporta anni di lavoro, studio esperienza pratica, un grande equilibrio spirituale e una forza mentale non ordinaria.

Purtroppo, non fare bene un rituale non comporta solo tempo perso inutilmente ma può mettere in circolo delle energie non positive, che allontanano dall’intento voluto o addirittura danneggiano il praticante.

Si parte sempre con un pensiero concentrato dominante, poi si sceglie il tipo di rituale adatto all’occasione. Nelle diverse tradizioni i rituali possono essere diversissimi tra di loro, ma tutti hanno un profondo significato simbolico. Si possono usare simboli, sigilli, visualizzazioni, si può fare una danza, recitare formule… tantissime e diversissime cose ma l’importante è che vi sia una forte intenzione ed un obiettivo ben formulato.

Terminata la parte ritualistica si attende il risultato, con assoluta calma e fiducia. Questo è un punto importantissimo: CALMA E FIDUCIA. In magia si dice: compi un rituale e dimenticalo. Cosa vuol dire? L’ansia che nasce dal verificare in ogni ora, ogni momento, se il rituale sta agendo, se le cose stanno cambiando, INFLUENZA NEGATIVAMENTE IL RITUALE. È un’energia negativa che si esprime e che va ad agire sull’intento visualizzato e desiderato, facendo ritardare e talvolta anche non avverare e bloccare, il risultato sperato.

Non sempre basta fare solo una volta il rituale, ci sono lavori che possono durare da alcune settimane a mesi, ma la cosa fondamentale, sia se viene fatto da noi stessi, sia se ci affidiamo a un ritualista, è la pace, la tranquillità e la totale fiducia nell’esito positivo del rituale fatto. Se abbiamo paura che esso non funzioni, se non ci crediamo fino in fondo, se viviamo con l’agitazione, il tempo che trascorre dopo la fine del rito fino al compimento del desiderio, noi trasmetteremo così tante energie di pensiero negative che andremo a distruggere il rito stesso, perdendo tempo, soldi e serenità.

Bisogna sempre ricordare che è un atto energetico, non è un atto fisico come fare una torta o costruire una casa: ciò che rientra nell’ambito invisibile è determinato dalla parte invisibile, nel senso di non tangibile di noi, cioè dal pensiero che è energia. Come puoi attirare verso di te la cosa che desideri, la persona che vuoi far ritornare, l’avverarsi di un profondo bisogno, se emani un raggio di pensieri energetici conflittuali, impauriti e ansiogeni?

Fare o commissionare un rituale vuol dire affidarsi a una forza più grande di noi, e talvolta inconoscibile, per ottenere aiuto verso un preciso intento. Avere fede vuol dire dare fiducia a questa forza, solo così essa può aiutarci, sentendosi amata e rispettata, questo è quello che noi dobbiamo essere capaci di dare come sostegno, all’aiuto divino.